tour de romandie 2025

Il Tour de Romandie 2025, che si sta disputando in questi giorni, ha già regalato emozioni da grande corsa a tappe.

Si è cominciato con un cronoprologo tiratissimo, deciso per appena 30 centesimi di secondo: un’inezia che ha subito fatto capire quanto sarebbe stato serrato il confronto. Poi è arrivata la potente volata di Brennan, una dimostrazione di forza bruta che ha lasciato il segno. Subito dopo è toccato a Lorenzo Fortunato portare a casa una splendida vittoria italiana: ha lasciato il gruppo dei fuggitivi nel momento più opportuno, quasi come un “fagiano” sganciato nel finale. Il tracciato, duro fin dalla partenza, aveva svuotato tutti: lui ha trovato energie residue per guadagnare quei 50 metri che hanno fatto la differenza.

Nella tappa successiva è Remco Evenepoel a movimentare la corsa, con i suoi attacchi che selezionano il gruppo. Ma non è ancora al meglio della condizione, e il successo va ad Alex Baudin. Il francese si impone in solitaria, dopo una tappa tesa e impegnativa dal primo all’ultimo chilometro.

E poi arriva la regina delle tappe: l’ascesa infinita verso Thyon. Oltre 60 minuti di salita pura, a ritmo sostenuto. È qui che Lenny Martinez dà prova della sua maturità. Non solo gambe, ma anche testa: il giovane talento francese costruisce una vittoria tatticamente impeccabile, frutto dell’esperienza accumulata dopo gli errori pagati alla Parigi-Nizza.

Martinez resta nascosto nel gruppo dei migliori, senza mai esporsi, fino all’attacco di João Almeida. Lì si accende il duello. In questi casi, chi è più freddo gioca d’astuzia: c’è chi cerca di imporsi con la posizione, marcando l’avversario da vicino, affiancandolo per generare pressione. Era una tecnica cara a Lance Armstrong, che dominava anche con la postura e la presenza.

Ma Martinez opta per una strategia opposta: resta dietro, anche a un metro, facendo pensare di essere in difficoltà. Almeida rilancia, cerca di metterlo in crisi. Ma il francese resiste. Dopo un’ora di salita senza riuscire a staccare il rivale, i dubbi cominciano a prendere il sopravvento anche nella testa del portoghese, che prova a far passare Martinez.

Il transalpino continua a far finta di essere in sofferenza… fino a quando, a 250 metri dal traguardo, lancia lo sprint decisivo. Si prende la testa e imposta l’ultima curva stringendo la traiettoria, chiudendo ogni spazio utile ad Almeida. È una scelta rischiosa, che sacrifica un po’ di velocità d’uscita, ma si rivela vincente. Almeida, probabilmente poco lucido, non amplia la traiettoria e non riesce più a rilanciare: i 100 metri finali non bastano per rimontare.

A fare la differenza, più delle gambe, è stata la conoscenza del percorso. Martinez sapeva esattamente come affrontare quell’ultima curva, mentre Almeida no. Un dettaglio che, nel ciclismo esasperato e iper-analitico di oggi, può ancora determinare il risultato — anche dopo 20 km di salita a oltre 2100 metri di quota.

Ora ci attende la cronometro finale, con Lenny Martinez in testa alla classifica generale, ma inseguito da vicino: Fortunato è a soli 2 secondi, Almeida a 3. Lo spettacolo, insomma, è tutt’altro che finito.

ORDINA LA TUA DACCORDI

Scegli la tua bici Daccordi dalla nostra collezione. Puoi decidere di averlo selezionando tra le taglie standard o su misura per te, per le tue caratteristiche e il tuo stile.
CONTATTACI

Come prendere correttamente le misure per ordinare una bici Daccordi

Contattaci
Invia WhatsApp
0
    0
    Your Cart
    Il tuo Carrello è vuoto