Primo appuntamento con la nostra rubrica “le strade più belle d’Italia”, e partiamo con una salita in Veneto: il Passo San Boldo. Una strada ricca di storia, di bellissimi scorci paesaggistici, particolare nell’aspetto ed anche ripetutamente affrontata dal Giro d’Italia. Insomma una strada perfetta da pedalare.

La zona

Il Passo San Boldo valica le Prealpi Trevigiano-Bellunesi. Il versante sicuramente più spettacolare è quello Sud, che da Tovena, nel comune di Cison di Valmarino (TV) inizia a salire lasciandosi alle spalle stupende colline dove regnano vitigni pregiatissimi di Prosecco D.O.C.G. La strada per raggiungere la salita non è troppo trafficata ed offre un bel paesaggio. Da visitare assolutamente prima della salita Vittorio Veneto, sul lato Est, costeggiando il lago Santa §Maria di Revine. Sul lato Ovest la chicca di Follina, dominata da una abbazia Cistercense e sede di un curioso e bello sacrario Austro Ungarico. La zona ovviamente è tutta impregnata di storia delle due guerre Mondiali.

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Per i ciclisti che conoscono meglio la zona, le coline limitrofe appena a Sud offrono rampette dure e molto allenanti con paesaggi bellissimi. La condizione del traffico è vicina allo zero, trattandosi di strade che prevalentemente collegano solamente le varie aziende produttrici di Prosecco.

La salita al Passo San Boldo

La salita del Passo San boldo non è lunga: 5,90 km. Dai 250 m.s.l.m. di Tovena si scollina a 700 metri, con una pendenza media del 7,5%. E’ stata affrontata diverse volte dal Giro d’Italia, l’ultima delle quali nel 2019, ad inizio tappa. La strada è bella e già da Tovena promette un bellissimo paesaggio. Sale graduale: all’inizio è leggera, poi quando si raggiungono i primi tornanti la faccenda si fa più dura, con pendenze intorno al 9-10%. La parte più dura è quella finale, dove si pedala al 12%, ma non ce ne rendiamo conto: nel finale si entra nelle zone delle galleria in curva e saremo così presi dal paesaggio e dalla particolarità della strada che la pendenza passerà in secondo piano.

Pedalare nella storia

Affrontare il Passo San Boldo è veramente come pedalare nella storia. La strada venne progettata già sul finire del 1800. I lavori incominciarono nel 1914, ed ovviamente furono subito sospesi a causa dello scoppio della guerra. Ma fu proprio la guerra a necessitare di quella strada, e nel 1918 il genio militare Austriaco con l’ausilio di manodopera locale in soli 100 giorni portò a termine questa magnifica strada, con 6 gallerie e 18 tornanti. Venne così anche denominata “strada dei 100 giorni”. In realtà questa via di comunicazione era già attiva ai tempi degli Antichi Romani.

Sull’ultima curva si trova una gigantesca foto del passo ai tempi della guerra. Bellissima.

I percorsi

La discesa verso la valle del Piave dal lato Bellunese è scorrevole e piacevole. Pianificandolo in anticipo, si può scegliere di seguire il Piave verso valle e di ritornare dalle colline di Valdobbiadene e Combai. Oppure si può risalire verso Belluno fino a Ponte nelle Alpi come strada di ritorno costeggiando il Lago di Santa Croce. Entrambi i percorsi hanno una lunghezza di circa 75/80 km senza grandi dislivelli. Sicuramente incontrerete molti ciclisti locali. Il Passo San Boldo è bello da fare in bici anche per chi lo conosce a menadito. E’ sicuramente una delle strade più belle d’Italia da pedalare.

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Conoscete una strada asfaltata o sterrata che meriterebbe di essere annoverata fra le strade più belle d’Italia da pedalare? Segnalacela a info@daccordicycles.com !

 

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