I prodotti contraffatti nel mondo aumentano sempre più. In questa triste classifica, primeggiano gli Stati Uniti d’America, seguiti da Svizzera e Italia al terzo posto. Si calcola addirittura che ormai il fatturato dei prodotti contraffatti rappresenti ben il 3.3% del giro d’affari Mondiale.
È quanto emerge da un rapporto pubblicato dall’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).Tra il 2011 e il 2019, sull’insieme delle merci confiscate nel mondo prodotte da PMI il 13% e l’11% degli articoli portavano il marchio taroccato Made in Switzerland e Made in Italy. In prima posizione figurano gli Stati Uniti, con oltre il 50% degli articoli. Più staccate invece Gran Bretagna (7%) e Francia (4%).
Il settore ciclo non ne è esente, anzi. I telai bici cinesi falsificati sono diffusi e facili da acquistare. Nel settore del ciclismo i marchi italiani sono molto apprezzati – ergo, sono anche molto falsificati.
Perché si parla di telai bici cinesi
In realtà la maggior parte della produzione avviene in Cina, ma questo non vuol dire che tutti i telai prodotti in Oriente siano copie o falsi, anzi. Si parla di Cina semplicemente perché la quasi totalità – ben l’85% dei prodotti sequestrati nel mondo – dei falsi viene prodotta lì, come è facile verificare anche sui vari siti e-commerce ciensi, da produzioni parallele a quelle che producono telai per i grandi marchi mondiali. In sostanza, non si vuole colpevolizzare tutta la produzione cinese, ma la parte di produzione truffaldina che vi è all’interno.
Un fenomeno dannoso, non solo per il brand
In realtà Il commercio di merci contraffatte rappresenta un rischio socioeconomico globale, che mina il benessere dei consumatori e delle consumatrici. Allo stesso tempo, questa pratica sta diventando una delle principali fonti di reddito per la criminalità organizzata. Inoltre, danneggia la crescita economica, riducendo i ricavi delle imprese e minando il loro incentivo all’innovazione.
Il problema è particolarmente acuto per le PMI, che rappresentano la colonna portante di molte economie occidentali. Le PMI hanno infatti spesso mezzi limitati per proteggere i loro prodotti e i loro servizi, ciò che le rende più vulnerabili alle contraffazioni.
Cosa viene falsificato
Se la Svizzera è al secondo posto mondiale per via della grande contraffazione di orologi (questi rappresentano addirittura oltre il 25% della merce contraffatta confiscata nel mondo), l’Italia è particolarmente colpita nel settore della moda.
Gli esperti di prodotti taroccati falsificano di tutto – dalle componenti elettriche ai forni per la pizza, passando per i medicinali – mentre vestiti e scarpe sono particolarmente gettonati. Il fenomeno nel caso di telai bici cinesi è ancora più preoccupante, perché non si tratta di semplici indossabili o gioielli, ma di mezzi di trasporto. Non viene a mancare solamente una garanzia, ma tutta una parte di sicurezza di un mezzo messo in strada. In aggiunta, questi telai falsi cinesi andranno in futuro a ricoprire una fetta non indifferente del mercato dell’usato, dove ciclisti ignari pedaleranno su bici con scarse qualità di sicurezza.
Come vengono costruiti i telai bici cinesi falsi
Le tecnologie moderne hanno facilitato moltissimo la creazione dei falsi. Se prima un falso veniva spesso prodotto con stampi dismessi dai grandi produttori, oggi con gli scanner 3d è molto più facile e veloce copiare un progetto e ricostruire lo stampo in modo quasi perfetto. Verrebbe da dire che è meglio anche per la sicurezza. Infatti uno stampo dismesso e riutilizzato per costruire un falso, è uno stampo che ha perso le sue caratteristiche di precisione. Il prodotto finale quindi sarà molto lontano dal garantire standard di qualità e di sicurezza. Non a caso, si tratta di stampi abbandonati dalla casa madre. Se invece lòo stampo è riprodotto a nuovo almeno non è materiale esaustoi di partenza.
Come distinguere un falso da un originale?
Spesso sono indistinguibili. Spesso fa fede solamente il codice del prodotto. I prodotti pèiù falsificati sono i grandi marchi Americani e Italiani, come Specialized, Cipollini, Pinarello, Colnago, ma anche BMC, Cervelo, e molti altri. Spesso anche i codici telaio sono falsi e riporoducono codici realmente esistenti, così che l’unico modo per capire se un telaio è vero o no, è capire se esistono 2 codici identici in circolazione. Il problema diventa molto più grande se si tratta di un usato, magari con qualche annno sulle spalle, dove è più difficile risalire al codice e confrontarlo.
I telai bici cinesi falsi sono tutti di pessima qualità?
No. Esistono falsi perfetti, talmente perfetti da essere perfettamente paragonabili all’originale. Il problema è sapere quale. I produttori in Cina sono molteplici. Ovviamente essendo produttori contro la legge non si fanno ricoscere. Quindi è vero che un falso costa magari 4 o 5 volte meno di un originale, ma non abbiamo modo di sapere di che qualità è. Ergo, acquistiamo lo stesso design. Per fare un esempio pratico: è come se acquistassimo un’auto di alto livello, come una Porsche. Ma non sappiamo cosa c’è nel cofano. Potrebbe esserci il motore di una Corvette, ed essere paragonabile al Porsche. Oppure potremmo ritrovarci con un Porsche con il motore della Panda. La decisione è data totalmente dalla sorte. Potremmo quindi dire che il nostro investimento economico nel cercare un buon produttore potrebbe essere superiore alla spesa di un originale, se non supportati dalla fortuna ai primi tentativi.
Quali sono le reali differenze fra un falso e un originale
A parte le differenze basilari, come il non essere supportati da un servizio clienti e da una garanzia, con dei telai bici cinesi in mano falsificati potremmo trovarci componentistiche non compatibili. Per esempio, movimenti centrali di diametri diversi o serie sterzo con angoli particolari. Questi sono problemi risolvibili con l’acquisto di materiale compatibile. Problemi un po’ meno risolvibili sono quando il telaio falsificato non rispecchia fedelmente le geometrie dell’originale, come già successo e visionato. In questo caso, bisognerà ricorrere ad una buona dose di bike fitting e sperare di trovare la quadra del posizionamento in sella.
Ma il problema più grave è ritrovarsi con un prodotto di bassa qualità costruttiva. Abbiamo già parlato di come le resine che vengono utilizzate nella costruzione di telai in carbonio inpattino sulla resistenza del telaio a diverse temperature. Sicuramente la vision aziendale di un produttori di falsi non sarà la qualità, ma il prezzo basso. Le resine – che non si vedono – difficilmente saranno di buona qualità. Si sono viste spesso ruote contraffatte in carbonio deformate dall’alta temperatura di utilizzo. Questo potrebbe essere molto grave per un telaio o una forcella, che deve sostenere il peso del ciclista, ad alte velocità e con tutti i micro-impatti della strada. Ben diverso dall’utilizzare un orologio falso.