Correva l’anno 217 a.C. quando il celebre condottiero cartaginese Annibale attraversò le paludi del fiume Arno – proprio qui dove oggi ha sede la nostra azienda – in marcia verso Roma, sua acerrima rivale. Lo scenario storico è quello della Seconda Guerra Punica.

Annibale, che da Cartagine risalì la Spagna, attraversò la Francia del Sud, valicò le Alpi, alla testa di un esercito che si faceva via via sempre più esiguo e sofferente; esercito di cui facevano parte anche i famosi elefanti.

Quando abbiamo riscoperto questa pagina di storia abbiamo capito che questa bici si sarebbe chiamata proprio così: Annibale! Perché l’abbiamo voluta in acciaio, come la tempra di questo antico condottiero, pronta a tutto, ad ogni strada o sentiero, anche quelli da tracciare e resiliente, come solo chi sa soffrire sa essere.

Acciaio perché comodo, versatile e duraturo. Ma non solo. Acciaio perché è un simbolo di resistenza e di affidabilità. Non è solo un materiale: è una sensazione. La sensazione di pedalare su di una compagna di viaggio in cui si crede ciecamente. Si parte con la fede nella propria bici, e i limiti sono solo nella nostra mente.

Questa è la bici che abbiamo sviluppato in collaborazione con i gravel grinders più inarrestabili. E’ una valigia pronta: bisogna solo montarci sopra, sempre pronta a qualsiasi progetto. Ma con una sua anima in grado di trasmettere quelle emozioni legate alla libertà, all’affidabilità e alla resilienza verso qualsiasi situazione. Sensazioni che tendiamo a perdere nella società moderna ma che sono alla base del sentirsi vivi.

Se è questo quello che cercate, questa è la compagna di pedalate giusta per voi.